Dopo aver scelto la tavola che più ci piace e che si addice al nostro progetto, passiamo dunque al lavoro di falegnameria.
Forse questa è la parte più complicata quando non si dispone di macchinari adatti e dell’esperienza necessaria per la buona riuscita della lavorazione.
Se siete dotati di una buona sega circolare con lama per legno massello possibilmente al widia per un taglio pulito, in grado di tagliare uno spessore che a volte arriva anche a 8 o 9 cm, siete già a un buon punto. Di certo non potete pensare di fare un taglio preciso nè tanto meno la squadratura della tavola col seghetto alternativo comprato al Brico.
La piallatura ha lo scopo di realizzare superfici piane lisce e a squadro mediante l’asportazione di materiale sotto forma di trucioli con strumenti appositi.
Se avete pazienza, e qua ce ne vuole una dose enorme, si può fare a mano come una volta mediante l’utilizzo di questo oggetto.
Esistono però macchinari in falegnameria che agevolano parecchio questo processo – che su una dimensione così grande sarebbe una fatica titanica – ovvero la pialla a spessore che permette di lavorare tavole di dimensioni importanti in maniera più precisa e meno faticosa, ma richiede esperienza e soprattutto molta attenzione in quanto qua ci si fa male sul serio.
Spianare con una fresatrice con il giusto utensile è possibile ma richiede davvero molta dimestichezza ed esperienza, non è una lavorazione alla portata di tutti soprattutto per lo spazio e l’investimento in tempo e denaro che l’hobbysta ha intenzione di fare.
Nei tutorial per la realizzazione di un tavolo in legno e resina epossidica che trovate su Youtube pochissimi accennano a questa fase essenziale.
Nella prossima “pillola” parleremo della parte divertente: finalmente entra in scena la resina!